Tornato al Piccolo dopo l’esperienza avviata nel 1968 con il Gruppo Teatro e Azione, Strehler sceglie di rivolgersi a un testo fino allora considerato “irrappresentabile”: Re Lear. Per il regista si tratta, invece, di «teatro purissimo» e, nel portarlo in scena, l’obiettivo fondamentale non può che essere «riuscire a render chiara, cioè comunicabile, tutta la immane e misteriosa ambiguità del Lear».
Nella nuova sezione di giorgiostrehler.it, dedicata allo spettacolo in scena in via Rovello nel 1972, oltre alle parole del regista, trovano spazio i ricordi degli interpreti, immagini ed estratti video dello spettacolo, recensioni d’epoca, preziosi tesori d’archivio e tanto altro ancora.